A tavola

La carne di Chiocciola è estremamente ricca di proteine e povera di grassi e di glucidi (1.7%). Un etto di carne apporta solamente 67 Kcal; contiene inoltre rame, calcio, magnesio e zinco in quantità significative per il fabbisogno alimentare giornaliero.
Queste caratteristiche organolettiche la rendono tranquillamente paragonabile al pesce magro.
Dal punto di vista dietetico è un alimento che può venire assunto anche nel trattamento di alcune malattie, nei casi di ipertrigliceridemia e ipercolesterolemia, nelle diete dimagranti.

Possiamo incontrare La Chiocciola già nella cucina popolare dell' antichità; i romani la allevavano nei cocleari, piccoli recinti adiacenti alle abitazioni, alimentandole a frumento cotto nel vino per renderle più gustose e digeribili. Furono gli stessi romani a introdurla nelle Gallie. Nell'alto medioevo era l'alimentazione d'elezione durante il periodo di penitenza, in sostituzione della carne tradizionale.

Nel periodo della Restaurazione, il principe Talleyrand, ministro degli affari esteri di Luigi XVIII e fondamentale artefice del successo per cui la Francia mantenne la propria unità territoriale al Congresso di Vienna, volendo ben impressionare lo zar Alessandro I durante le trattative, nel pranzo che ebbe luogo il 22 maggio 1814, su consiglio del suo fidato cuoco, fece servire un piatto a base di lumache all'aglio.Da qui la famosa ricetta che ancora oggi celebri escargots à la bourguignonne. [fonte: ©Jacques Kother "Le Petit Journal du Passé" - 29/04/2009]